I resti delle mura e delle torri dei castelli di Roccaberardi, Roccarandisi, Macchiatimone, Montefalcone, Torre di Taglio e Rocca di Sopra parlano dell'importanza strategica che questa zona assunse durante il Medioevo quando era feudo delle nobili famiglie Mareri, Castiglione e Collalto che controllavano

gli ingressi alla Valle del Salto grazie a questa fitta rete di insediamenti fortificati in collegamento visivo tra loro.
Dal XII secolo e fino all'unità d'Italia Pescorocchiano appartenne al Regno di Napoli Tuttora sono visibili in diverse località le colonne lapidee di demarcazione del confine sulle quali da un lato appare il giglio borbonico e dall'altro le Chiavi di San Pietro.
Tra gli edifici di culto cattolici si segnalano le pievi medievali di S. Andrea a Pescorocchiano, di S. Elpidio nell'omonimo paese e di S. Paolo a Roccaberardi, tutte menzionate in due bolle papali del XII secolo. Meritano attenzione anche le cappelle di S. Antonio a Leofreni, della Madonna della Neve presso il camposanto del capoluogo, della Madonna dell'Orto a Ospanesco e dell'importante santuario di S. Maria di Pestroce presso Torre di Taglio, restaurato da pochi anni.
A partire dal 1500 hanno avuto feudi in questa parte del Cicolano le casate dei Cesarini, dei Falconi, dei Savelli, dei Baldinotti, dei Carpegna e degli Arnone. In particolare, alla fine del Seicento il Duca Cesare Baldinotti fece costruire a Pescorocchiano un palazzo di cui si conserva un portone bugnato che oggi immette in uno splendido Belvedere posto nella parte più alta del paese. A questo periodo risalgono anche i palazzi signorili che abbelliscono l'architettura rurale delle rispettive frazioni. Il principale, con l'attigua chiesa di San Silvestro, apparteneva all'estinta famiglia degli Antonini di Pace, baroni di Torano ed ascritti al prestigioso patriziato romano, ma ugualmente notevoli sono quelli dei Fantini a Tonnicoda, dei Gregori a Campolano, degli Iacobelli a Girgenti, dei Morelli a Nesce, degli Attili a Leofreni, dei Baroni Coletti, patrizi di San Marino, a Val de' Varri e dei Baroni Falconi, patrizi Aquilani, a Torre di Taglio.